“Ancora una volta guardò il principe con gli occhi semivitrei, poi si gettò nell’acqua e sentì il corpo che si dissolveva in schiuma.
In quel momento, il sole sorse dal mare. I raggi cadevano dolci e caldi sulla spuma fredda come la morte e la sirenetta non la sentì, vide il sole chiaro, e sopra di lei mille splendide figure eteree e trasparenti che fluttuavano nell’aria. Le scorgeva tra le vele bianche della nave e le nubi infocate del cielo, la loro voce era una melodia, così spirituale che nessun orecchio umano avrebbe potuto udirla, come nessun occhio umano poteva vederle; senza ali si libravano leggere nell’aria. La sirenetta si accorse di essere divenuta simile a loro, e con esse si sollevava sempre più dalla schiuma.
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martedì 27 maggio 2025
sabato 24 maggio 2025
La luna illumina la via
Certe volte per trovare la strada perduta, e tornare a casa, non bastano le proprie sole forze. Occorre l’intervento magico di qualcosa di altro, o semplicemente di naturale, che mostri ciò che altrimenti non si vedrebbe.
Così insegna un dolce dettaglio della preziosa fiaba Hänsel e Gretel.
Il fratellino Hänsel, ascoltando ciò che la cattiva madre sta escogitando per liberarsi dei due figli, ovvero condurli nel bosco per poi abbandonarli perché si perdano e non tornino più a casa, capisce cosa li aspetta e ha un’idea illuminante.
Così insegna un dolce dettaglio della preziosa fiaba Hänsel e Gretel.
Il fratellino Hänsel, ascoltando ciò che la cattiva madre sta escogitando per liberarsi dei due figli, ovvero condurli nel bosco per poi abbandonarli perché si perdano e non tornino più a casa, capisce cosa li aspetta e ha un’idea illuminante.
venerdì 23 maggio 2025
Non tutto è per tutte
Non tutto è per tutte. Alcune cose arrivano laddove devono arrivare, perché è lì che devono stare. E non importa se vengono raccolte o assorbite da altrə, il loro messaggio originario esiste, vibra e parla solo dove arriva da sé, spontaneamente. Per questo è così importante preservare ciò che arriva, e non tutto può essere condiviso. Specialmente con coloro che non potrebbero capire, e che prendendo qualcosa che in origine non era per loro, ne altererebbero la natura.
domenica 16 marzo 2025
Riflessione personale su La vergine Malvina
Una parola letta di sfuggita, quasi distrattamente, torre, si è inaspettatamente insinuata nei miei pensieri richiamando qualcosa di dimenticato. Ci sono voluti alcuni giorni prima di capire cosa fosse, prima che una piccola e saggia parte di me mi suggerisse dapprima un’immagine, poi un nome, quindi la storia.
Malvina, ricordati la storia della vergine Malvina, ha sussurrato.
Ed eccola la torre, quella diversa dalle solite, quella che parlava a me. Rileggendo la fiaba dopo tanti anni, ho sentito, e poi ho capito.
Malvina, ricordati la storia della vergine Malvina, ha sussurrato.
Ed eccola la torre, quella diversa dalle solite, quella che parlava a me. Rileggendo la fiaba dopo tanti anni, ho sentito, e poi ho capito.
sabato 8 marzo 2025
La vergine Malvina
“C’era una volta un re, che aveva un figlio, e il principe chiese in isposa la figlia di un re molto potente; ella si chiamava la vergine Malvina ed era meravigliosamente bella. Siccome suo padre voleva darla a un altro, gliela negò. Ma i due giovani si amavano teneramente e non volevano lasciarsi, e allora la vergine Malvina disse al padre: “Non posso e non voglio avere un altro sposo!”
Il padre andò in collera e fece costruire una torre oscura, dove non entrava raggio di sole o di luna. Quando fu costruita, egli disse: “Ci starai sette anni, poi verrò a vedere se sia spezzata la tua caparbietà.”
Il padre andò in collera e fece costruire una torre oscura, dove non entrava raggio di sole o di luna. Quando fu costruita, egli disse: “Ci starai sette anni, poi verrò a vedere se sia spezzata la tua caparbietà.”
lunedì 10 febbraio 2025
Ametista
Accolgo questo dono che brilla sui miei passi. I miei e di nessun’altra. Un dono verso il quale sono stata sospinta con dolce insistenza, e che mi ha riempito il cuore. Di luce azzurra.
“Era rimasta sola.
Sola come quella terra arsa dal sole e gialla nella luce del tramonto.
Sola senza amici, senza animali, senza alberi.
Intorno, una distesa di sabbia e pietre, qualche montagna in lontananza, il grido del vento, nella sera.
Ametista, seduta a terra, osservava i disegni della sabbia. Scuoteva il capo come a cercare una lontana melodia e, talvolta, le unghie grattavano il suolo, per udire un suono diverso.
Ametista era sola.
Neanche la stella nel cielo ad accompagnare i suoi silenzi.
“Era rimasta sola.
Sola come quella terra arsa dal sole e gialla nella luce del tramonto.
Sola senza amici, senza animali, senza alberi.
Intorno, una distesa di sabbia e pietre, qualche montagna in lontananza, il grido del vento, nella sera.
Ametista, seduta a terra, osservava i disegni della sabbia. Scuoteva il capo come a cercare una lontana melodia e, talvolta, le unghie grattavano il suolo, per udire un suono diverso.
Ametista era sola.
Neanche la stella nel cielo ad accompagnare i suoi silenzi.
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